In questa nuova edizione dell'Eredità di Auschwitz - in molte partiriscritta e ampliata - Georges Bensoussan indaga con sguardo acutoe lucido non tanto la dinamica della shoah come fatto storico, quantoil modo in cui la civiltà occidentale ha gestito e gestisce la memoriadell'evento: una memoria spesso mistificante e conciliatrice, chetende ad attenuare il portato traumatico dell'accaduto, piuttosto chefarsi responsabilità bruciante. Per eludere le trappole della retoricaè necessario - secondo Bensoussan - iniziare a prendere in considerazionele questioni politiche che questa storia solleva, a cominciaredal problema del suo insegnamento alle generazioni presentie venture, e adottare un approccio critico che potrebbe anche apparireimpopolare: la shoah è stata un'aberrazione imprevista e unicanel corso della Storia, o piuttosto una sua inevitabile evoluzione?